I vasi del Bolshoi:

un’esecuzione perfetta

Passione, competenza, dedizione, inventiva italiana e uno staff di specialisti di tutto rilievo: è così che un’idea incontra prima la carta e poi la pietra, ne disegna e ne scolpisce i contorni e infine assume la propria forma fisica, perfetta esecuzione dell’idea.

Questa è la storia dei vasi di alabastro del Teatro Bolshoi di Mosca.

Bolshoi vuol dire grande. Costruito sulle ceneri del Teatro Petrovskji voluto nel 1776 dall’ Imperatrice Caterina II, il Bolshoi è sopravvissuto a tre incendi, a Napoleone, a una rivoluzione e alle bombe naziste. Oggi è uno dei simboli della Russia, un capolavoro di architettura classica, di estetica e di acustica, riportato agli antichi splendori da una colossale opera di ristrutturazione durata sei anni - dal 2005 al 2011 - realizzata sotto il diretto controllo delle Autorità Statali. Tre anni di studi più tre di lavori durante i quali, nel 2010, Rainato Stone Solution ha l’occasione di partecipare a questo straordinario progetto con la realizzazione di ventiquattro vasi in alabastro.

Questi vasi sostituiscono gli originali, perduti o danneggiati durante il turbolento passato del Teatro. Devono essere realizzati come da schizzi e incisioni conservati negli archivi storici, e andranno a decorare le balaustre del Foyer Bianco, la grande sala in cui convergono le due scalinate principali del Teatro. Nel progetto hanno funzione di fioriere e devono quindi resistere all’acqua. Poiché l’impermeabilità NON è una caratteristica dell’alabastro, si prende in considerazione l’utilizzo di un materiale alternativo. Il candidato più interessante si chiama Rosa Portogallo Estremoz, un marmo dalla buona trasparenza e, soprattutto, amico dell’acqua.

Si parte con la realizzazione dai disegni tecnici e si procede alla realizzazione del prototipo. Il risultato è eccellente: il vaso in Rosa Portogallo Estremoz è bello e svolge bene la sua funzione, tuttavia la scelta torna sull’alabastro per il suo inimitabile effetto traslucido; un eventuale interno in plexiglass renderà il materiale a prova d’acqua.

Si scelgono quindi i blocchi più adatti e inizia la produzione dei nuovi vasi in alabastro del Teatro Bolshoi, ventiquattro in tutto e del tutto identici agli originali; un’esecuzione perfetta realizzata dai maestri artigiani di Volterra, i più grandi specialisti al mondo nella lavorazione dell’alabastro.